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Ricetta elettronica anche per i farmaci non a carico dell'Ssn: le istruzioni per i medici

Sanità pubblica Redazione DottNet | 19/01/2021 20:08

Ma i farmacisti lamentano continue disfunzioni al sistema

Un altro passo avanti per la ricetta dematerializzata. Arriva, infatti, il via libera alla ricetta bianca, ovvero quella utilizzata dai medici per prescrivere farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, che dal 30 gennaio diventerà elettronica. Lo impone il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 30 dicembre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che, come detto, entrerà in vigore il 30 gennaio, dal titolo "Dematerializzazione delle ricette mediche per la prescrizione di farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale e modalità di rilascio del promemoria della ricetta elettronica attraverso ulteriori canali".

Un salto in avanti, dunque, anche se i farmacisti lamentano continue disfunzioni al sistema, che, a loro dire, "danneggiano i pazienti costretti a tornare in farmacia più volte per avere il farmaco che gli spetta e le farmacie che, operando da front office del sistema sanitario, non possono far altro che metterci la faccia".

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"Il 15 gennaio scorso è stato pubblicato il Decreto Ministeriale per la dematerializzazione dei farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale soggetti a ricetta medica ma, se questi sono i risultati del digitale, due sono le soluzioni: o si rende sicuro il sistema creando infrastrutture di supporto oppure si ritorni al cartaceo. Ma, considerando che la particolare situazione venutasi a creare col Covid19 e il buon senso non consentono di tornare indietro, chiediamo a gran voce che si metta mano ad un sistema che rivela giorno dopo giorno le sue enormi falle" – dichiara il presidente di FarmacieUnite Franco Muschietti.

Ma veniamo alla novità di questo 2021. Come per la 'ricetta rossa' relativa a farmaci acquistabili in farmacia e a carico del servizio sanitario, il decreto istituisce il nuovo codice di ricetta, Nrbe (Numero della ricetta bianca elettronica) anche per la 'ricetta bianca'. Il medico compilerà la prescrizione in formato elettronico riportando i dati relativi al codice fiscale del paziente, la prestazione e la data. Poi potrà rilasciarne all'assistito il promemoria cartaceo o, fintanto che dura l'emergenza Covid, trasmettere la ricetta tramite e-mail o messaggi telefonici. Il paziente sceglierà la farmacia in cui utilizzare la ricetta. Quest'ultima, "nel caso in cui i farmaci siano disponibili ed erogabili, accetta la richiesta e provvede all'erogazione".

Fino al perdurare dell'emergenza Covid-19, l'assistito che ha ricevuto la ricetta elettronica da parte del medico può inoltrarne direttamente il numero alla farmacia prescelta tramite mail e messaggi telefonici, e questa potrà anche recapitare i medicinali all'assistito. Nel periodo post pandemico, invece, non sarà più il cittadino a interloquire con la farmacia, ma avverrà tutto tramite il Sistema di accoglienza centrale (Sac), attraverso il quale l'assistito sceglierà la farmacia e quest'ultima verrà avvisata e comunicherà la presa in carico della richiesta. Sarà infine sempre il Sac a darne notifica al paziente che provvederà al ritiro dei medicinali presso la farmacia

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